mamazone – Donne e ricerca contro il tumore al seno è un’iniziativa indipendente di pazienti colpite da tumore al seno nonché di ricercatrici e ricercatori, che si sono uniti con l’obiettivo di migliorare nettamente la qualità e le prospettive di vita delle donne ammalate di tumore al seno. mamazone è un’associazione registrata ONLUS, di utilità sociale ufficialmente riconosciuta, nata per organizzare l’auto mutuo aiuto tra donne affette da tumore al seno.
mamazone è un’iniziativa di “pazienti attive nel campo della prevenzione e della cura del cancro al seno” fondata nel 1999 a Augusta (Germania). Un Consiglio scientifico provvede a sostenere le pazienti moralmente, fornendo loro informazioni specifiche ed incoraggiandole a reagire anziché subire passivamente
mamazone è un termine composto da tre parole:
Le Amazzoni sono un popolo di donne guerriere della mitologia greca che con coraggio e determinazione ha combattuto il nemico. Anche le donne affette da tumore al seno lottano contro un nemico potente. La filosofia di mamazone è munirsi di coraggio e sconfiggere la paura con l’arma dell’informazione e scrollarsi di dosso il vittimismo.
Mamma sta per la mammella.
Zone – Il seno, quintessenza dell’essere donna e di vita, necessita di una zona alla quale deve essere data maggiore attenzione: una medicina competente a misura della donna.
Ursula Goldmann-Posch
Dall’ottobre 2007 mamazone è presente anche in Alto Adige.
Madrina è Ursula Goldmann-Posch, bolzanina di nascita che nel 1999 ha fondato in Germania l’associazione mamazone – Frauen und Forschung gegen Brustkrebs e.V.
L’iniziativa è stata tenuta a battesimo da Martina Ladurner, ex consigliera provinciale, e da Erika Laner, affetta da tumore al seno.
Da sinistra a destra: Erika Laner, Martina Ladurner, Ursula Goldmann-Posch
- assiste e aiuta le donne ammalate di tumore al seno
- s’impegna ad ottenere diagnostiche, terapie e follow-up di alta qualità
- s’impegna per un’assistenza medica a misura delle donne affette da tumore al seno
- incoraggia le pazienti attive ad informarsi sul loro diritto a decidere liberamente della loro vita
- vuole accelerare la ricerca clinica
- incentiva le attività interdisciplinari